DIARIO DELL'ORTO E DEL GIARDINO....GENNAIO

Orto
Asportare i residui delle vecchie piante rimaste sul terreno, nutrire la terra con del buon concime, meglio se ricco di potassio e fosforo unito ad una buona quantità’ di sostanza organica (letame).
Se si dispone di una piccola serra, meglio se riscaldata, si possono seminare sedano, pomodori, peperoni, melanzane. Mentre in pieno campo si possono seminare fave, piselli, cipolle, aglio, scalogno.

Giardino e balcone
Si può seminare all’aperto calendula, zinnia, viola ciocca; in serra o comunque in ambiente riparato dal freddo, si possono seminare begonie, cineraria, garofano e petunia. Si possono mettere a dimora le nuove piante di camelia, rododendro e azalea; si possono piantare nel terreno i bulbi di gladioli e fritillaria.
Potare le rose appena le gemme appaiono gonfie, eliminando i rami secchi, danneggiati da parassiti e i rami più esterni che tolgono luce alla chioma. Potare le siepi sempre verdi come bosso, lauro ceraso.. 
Preparare il terreno per le semine oppure per il trapianto, vangare le aiuole interrando concime organico e organo minerale; rimuovere dai vasi il vecchio terriccio integrandolo con il nuovo, eliminare vecchie radici compatte che possono limitare la crescita delle nuove piante. Se si vogliono riutilizzare vecchi vasi e’ bene effettuare una accurata pulizia delle pareti interne con acqua calda e sapone, rimuovendo cosi eventuali tracce di funghi e parassiti.

Olivo 
Lavorare il terreno in modo superficiale interrando concimi contenenti fosforo, potassio e sostanza organica. Gli interventi di potatura vanno eseguiti in periodi non eccessivamente freddi, per tale motivo ci limiteremo ad eliminare i polloni presenti alla base delle piante. Effettuare un trattamento con prodotti rameici per contrastare i danni provocati da patogeni come occhio di pavone e rogna.

Piante da frutta 
In questo periodo si effettua la potatura di melo, pero, nonché quella di lampone, ribes e uva spina, Terminata la potatura, eseguire un trattamento con prodotti rameici per prevenire l’insorgere di malattie fungine, inoltre per velocizzare la cicatrizzazione delle ferite ricoprire le stesse con mastice apposito.
Distribuire su tutta la pianta un prodotto a base di olio minerale per controllare le colonie di cocciniglie svernati nelle fessure. Lavorare il terreno attorno alla pianta interrando concime organo minerale contenente fosforo e potassio. Si possono mettere a dimora le nuove piante; una volta definito il tipo di terreno con esposizione soleggiata, luminosa, si deve procedere con la preparazione delle buche delle seguenti dimensioni (indicative): larghezza 80/100 cm. e profondità 60/80 cm. Se nel terreno fossero stati presenti in precedenza altri alberi da frutto, si consiglia di spolverare tutte le pareti della buca con calce viva per distruggere eventuali funghi derivanti dai vecchi apparati radicali. E’ inoltre consigliabile apportare, sempre sul fondo della buca, anche uno strato di stallatico; va bene anche il compost maturo. La pianta deve essere posizionata con il suo pane di terra nel terreno ad un’altezza tale che il colletto (zona di passaggio fra il fusto e l’apparato radicale) sia di qualche centimetro al di sopra del piano di campagna; ciò è molto importante in quanto una profondità eccessiva potrebbe provocare asfissia alle radici mentre un interramento troppo superficiale lascerebbe le radici esposte all’aria.
La buca può essere quindi richiusa con il terreno di scavo, qualora sia friabile e bene sminuzzato, in modo da accostarsi perfettamente all’apparato radicale, evitando quindi la pericolosa formazione di sacche d’aria o acqua stagnante. Di fianco all’albero, nel lato opposto alla direzione del vento dominante, andrà posizionato un paletto tutore in legno o canna di bamboo' che avrà il compito di sorreggere il fusto in presenza di vento,
evitando quindi che venga sradicato e che cresca storto. Ultima operazione è eseguire un’abbondante annaffiatura con circa 50/80 litri d’acqua avente lo scopo di fare accostare bene il terreno alle radici.